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Nuova uscita per Alfa Music
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Cristina Renzetti
voce, chitarra, percussioni
Emilio Galante
flauto, ottavino, flauto basso
Michele Francesconi
pianoforte
Gabriele Zanchini
fisarmonica e arrangiamenti
1. Bachiana n°2 (Trenzinho do Caipira) (H. Villa Lobos, arr. Gabriele Zanchini)
2. Cirandette (Emilio Galante)
3. Guia pratico 8 (1 Il limone -2
Carambola - 3 Povera cieca) (H. Villa Lobos, arr. Michele Francesconi)
4. Bola e Meia (Cristina Renzetti – Gabriele Zanchini)
5. Mazurka-choro (H. Villa Lobos, arr. Gabriele Zanchini)
6. Bachiana n°4 (Preludio -
Cantiga do Caicò - Danza) (H. Villa Lobos, arr. Gabriele Zanchini)
7. Guia pratico 8 (4 Padre
Francesco - 5 Vai via uccellino) (H. Villa Lobos, arr. Michele
Francesconi)
8. Choro 2 (H. Villa Lobos)
9. Bachiana n°5 (Aria) (H. Villa Lobos, arr. Gabriele Zanchini)
10. Por toda minha vida (H. Villa Lobos, arr. Michele Francesconi)
“Quando
sono nato, nel 1927, Villa-Lobos era già oggetto di beffa nazionale.
Quando ero ragazzo, ad Ipanema, ascoltavo le battute sul maestro, un
certo “Vira-Loucos”. Un giorno apparve in casa un disco straniero, gli
“Choros n°10” diretti dal maestro Werner Jansen. Quando il disco
cominciò a suonare io iniziai a piangere. Lì c'era tutto! La mia amata
foresta, gli uccelli, gli animali, gli indios, i fiumi, i venti,
insomma, il Brasile. Il mio pianto scorreva sereno, abbondante,
piangevo di allegria, il Brasile brasiliano esisteva e Villa-Lobos non
era un pazzo, era un genio”.
Antonio Carlos Jobim, Cancioneiro
RelendoVilla-Lobos è un progetto musicale nato da un'idea di
Emilio Galante e coprodotto da Sonata Islands e Trentino Jazz.
È uno spettacolo musicale basato sulla rilettura in chiave moderna e
jazzistica dell'opera del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos,
con riarrangiamenti delle composizioni del Maestro, brani originali dei
musicisti del gruppo ispirati alle sue melodie e brani di alcuni grandi
autori della musica brasiliana come Tom Jobim e Guinga, suoi diretti
discepoli.
Come scrive Jobim, Villa-Lobos non ebbe vita facile nel Brasile degli
anni Venti dove i programmi dei teatri ospitavano solo musica europea,
in particolare l'Opera italiana e non lasciavano spazio alla sua
musica, così rivoluzionaria per l'epoca. Venne molto criticato e passò
buona parte della sua vita fuori dal suo Paese, in Europa, solo
piuttosto tardi venne riconosciuto in patria, diventando il compositore
nazionale più conosciuto e suonato dentro e fuori dal Brasile.
A partire dal 1922, quando partecipò alla Settimana di Arte Moderna di
San Paolo, l'evento culturale più importante della storia della cultura
moderna brasiliana, Villa-Lobos tracciò un nuovo cammino per le future
generazioni di musicisti brasiliani che univa e faceva dialogare la
musica colta europea con il folklore popolare del proprio paese.
RelendoVilla-Lobos si inserisce in questo viaggio a doppio senso
tra Europa e Brasile di rilettura della musica del Maestro e insieme è
un rinnovato e moderno dialogo tra la musica colta e la musica
popolare, caratteristica peculiare della sua produzione musicale.
Il programma musicale ruota attorno a tre riarrangiamenti liberi delle
Bachianas Brasileiras, un insieme di brani ispirati all'atmosfera
musicale di Bach, considerato da Villa-Lobos come la “sorgente
folclorica universale”, intermediario di tutti i popoli.
Tremizinho do Caipira è il movimento finale della Bachiana n° 2,
scritta nel 1930 e presentata a Venezia otto anni più tardi, una
melodia che è diventata quasi un inno nazionale per i brasiliani che
evoca e descrive le impressioni di viaggio dei primi treni che
attraversavano le regioni interne del Brasile. Nel 1975, molti anni
dopo la morte del Maestro, riceverà il testo del poeta Ferreira Guillar.
L'altro brano di questo ciclo è la nota Aria (Cantilena) della Bachiana
n°5, una struggente melodia scritta per soprano e orchestra di otto
violoncelli.
Meno conosciuta forse, è la Bachiana n° 4 di cui si eseguirà il tema
strumentale del Preludio e il terzo, l'Aria (Cantiga) poi ribattezzata
Cantiga do Caicò, dal sapore popolare nordestino.
L'ensemble eseguirà anche Cançao do amor, una vera e propria canzone
che fa parte di una delle ultime opere di Villa-Lobos, A floresta do
Amazonas, del 1958, nata inizialmente come colonna sonora del film
Green Mansion di Mel Ferrer. Il testo è dell'amica e diplomatica Dora
Vasconcelos.
L'arrangiamente di Zanchini è basato sul manoscritto originale per piano e voce, recuperato dall'archivio del museo Villa-Lobos.
Il repertorio non si ferma solo alla rilettura dell'opera del grande
maestro ma prevede anche un brano di Guinga, Canibaille, ed uno di Tom
Jobim, il celebre compositore che ha sempre manifestato la grande
influenza della musica di Villa-Lobos sulla sua produzione
musicale, Por toda minha vida, una ballata struggente dal sapore
chiaramente villalobiano, scritta per soprano e orchestra ed eseguita
per la prima volta nel 1959, anno della morte di Villa-Lobos.
Il programma si arricchisce infine di brani originali firmati dai
musicisti del gruppo ispirati liberamente alle melodie e alle armonie
di Villa-Lobos, Cirandette di Emilio Galante, ispirata ad una Ciranda
per pianoforte e Bola e Meia, di Renzetti e Zanchini.
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